Lettera di uno degli arrestati

  • November 17, 2009 6:50 pm

Voglio prima di tutto ringraziare tutti coloro che in questi giorni
hanno manifestato solidarietà e vicinanza a me e ai miei compagni, per
noi è importante, non ci fatte sentire soli. Ringrazio pure i
giornalisti per tutte le cazzate che hanno scritto. Grazie al personale
sbirresco per la straordinaria irruzione a casa mia, hanno cercato
anche dentro il freezer le “800 fotocopie”, armi, bombe, ma hanno solo
trovato la loro crudele realtà, quella di sapere per l’ennesima volta
che fanno un lavoro di merda, che sono i servi dello stato, gli schiavi
del sistema.

Non voglio parlare della “famosa rapina” di cui siamo accusati,
posso solo dirvi, anche se tanti lo sanno già, che le cose sono andate
diversamente. Mi fermerei più a riflettere sulla repressione stile
pinochet che sta subendo il movimento.

Questa società è malata, è malata di rassegnazione, di ipocrisia,
tutti si lamentano, ma nessuno è capace di muovere un dito. La crisi
continua a fare danni: le fabbriche chiudono, gli operai vengono
licenziati, le scuole vengono chiuse, le famiglie non arrivano più alla
fine del mese, questa è la realtà. Invece esiste quella finta realtà in
cui viviamo fatta dall’aperitivo alla sera, dalla discoteca il weekend,
dal grande fratello in TV, da facebook, queste cose ci mantengono in
vita, è come se fossimo in stato vegetativo ma attaccati a queste cose
e quindi continuiamo ad esistere in questa assurdità che qualcuno
chiama vita. Non ci sono più nemmeno gli spazi per socializzare, ci
vogliono commandare come se fossimo dei robot, per loro il nostro unico
dovere deve essere quello di obbedire, abbassare la testa e subire
tutto in silenzio.

Oggi altri 2 studenti vengono arrestati per oltraggio e resistenza a
pubblico ufficiale, fino a quando dobbiamo sopportare questi vergognosi
attacchi verso chi lotta per una scuola, una università, una società
migliore?. E’ arrivato il momento di dire basta!!

La repressione si fa ogni giorno più dura e questo allontana più le
persone dalla lotta, la gente ha paura. Invece chi lotta da anni, è
sparso in mille gruppi che seguono lo stesso fine, ma che hanno metodi
di lotta diversi, allora io mi chiedo, fino a quando deve durare questa
situazione?, non credete che sia ora di lasciare da parte l’orgoglio
militante e iniziare a confrontarci e cercare metodi di lotta comuni,
che facciano fronte a questa assurda repressione?.

Dobbiamo riprendere la lotta dentro l’università prima di tutto, con
i 5 arresti quella più contenta (oltre ai ciellini infami e a Decleva)
è la polizia, ci avevano già provato con le sospensioni e erano
riusciti a sospendere 2 compagni, venerdì ingabbiano 5 studenti e sono
sicuro che non finisce qui, ma il finale lo possiamo decidere solo noi:
o uniamo le forze e iniziamo un lavoro serio e costante, o abbassiamo
la testa e accettiamo la sconfitta. Io personalmente scelgo la prima,
non mi arrendo.
Fuori la gente è incazzata ma si tiene ancora strette quelle finte
sicurezze che la fanno andare avanti, dobbiamo solo aspettare e intanto
lavorare con intelligenza, prima o poi le verità verranno a galla e le
bugie cadranno come un castello di carte.

Penso a tutti i miei compagni e amici fuori, mi mancate da morire, grazie per la vostra solidarietà.

Potranno rinchiuderci mille volte, potranno infamarci quanto
vogliono, ma noi resistiamo,noi non molliamo, usciremo più incazzati di
prima, COME VOLETE VOI, NON CI AVRETE MAI!!.

Ora vi lascio vado a lottare contro la noia e a passeggiare nei miei pensieri, ci vediamo presto.

Con amore e con rabbia, vostro per sempre …..