Incidenti sul lavoro, morti altri 5 operai

  • December 21, 2007 12:45 pm

 


Incidenti sul lavoro, morti altri 5 operai
Uno schiacciato da carrelli nell’Alessandrino, un altro da travi a Venezia, il terzo da un tubo a Roma, poi a Vignola e Melfi

Il lavoro continua a uccidere in Italia. Dopo la strage nell’acciaieria della ThyssenKrupp (oggi nuovo corteo di protesta alla vigilia dei funerali della quinta vittima del rogo), altri cinque operai sono morti oggi nel giro di poche ore. Uno schiacciato tra due carrelli in una fornace dell’Alessandrino, un altro travolto dalla caduta di travi di legno all’Arsenale veneziano. La terza vittima è un giovane di 22 anni colpito da un tubo a Cecchina (Roma). Il quarto operaio nello stabilimento Fiat di Melfi, il quinto a Vignola, in provincia di Modena: è un carpentiere che stava costruendo un solaio.

NELL’ALESSANDRINO – Il primo incidente mortale è avvenuto in una fornace di Valenza, in provincia di Alessandria. La vittima è un operaio di 53 anni, Franco Raselli, che abitava nella stessa città. L’uomo è rimasto schiacciato tra due carrelli di trasporto del materiale. La linea di produzione della fornace, la San Marco Terreal Italia, è stata sequestrata dal procuratore di Alessandria Michele Di Lecce. Nella fornace stanno indagando i carabinieri e i Servizi di prevenzione ambienti di lavoro (Spresal) dell’Asl.

L’ingresso al cantiere delle Fonderie dell’Arsenale, dove è morto l’operaio edile Maurizio Michielon (Ansa)
A VENEZIA- Altra vittima all’Arsenale di Venezia. Un operaio di 55 anni, Maurizio Michielon, di Jesolo, è stato travolto da alcune travi in legno che erano state accatastate in vista della messa in opera, ed è morto all’istante. L’operaio era dipendente della Iccem (società veneziana di costruzioni) chiamata al recupero e restauro di una serie di capannoni della parte civile dell’Arsenale, concessi al consorzio di ricerca e servizi Thetis.

VICINO ROMA – Non c’è stato nulla da fare anche per un operaio di 22 anni, morto nell’ ospedale di Albano Laziale a causa delle gravi ferite subite in seguito a un incidente sul lavoro, avvenuto a Cecchina, vicino a Roma. L’operaio era dipendente di una ditta in appalto, incaricata della realizzazione di un impianto fognario. Per cause da accertare, durante le fasi di scarico di grossi tubi, uno di questi ha colpito il giovane, ferendolo gravemente. Trasportato in ospedale, l’operaio è morto poco dopo il ricovero. Sull’incidente indagano i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo e gli ispettori del lavoro.

A MELFI – Altra vittima nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat dove un operaio è morto per le ferite e le lesioni subite in un incidente. L’operaio è dipendente di una ditta esterna, con sede in Campania: stava pulendo un macchinario dai residui della produzione, nel reparto stampaggio, quando è stato investito o è rimasto schiacciato nella stessa apparecchiatura. L’operaio è stato soccorso e trasportato in ospedale, ma è morto poco dopo il ricovero.

A VIGNOLA – Infine un carpentiere di 37 anni, originario di Brescia, è morto nel primo pomeriggio mentre lavorava alla costruzione di un solaio del nuovo centro polifunzionale in costruzione di Vignola, nel modenese, sito in via Di Mezzo. L’uomo, mentre stava posizionando delle asse o delle putrelle con l’ausilio di una gru, si è accorto che una di queste era messa male: si è quindi spostato per rimuoverla, sganciandosi anche dalla sua posizione di sicurezza: in seguito alla caduta dell’asse, avrebbe perso l’equilibrio, schiantandosi a terra da una altezza di cinque metri. L’operaio è morto sul colpo.

FUNERALI QUINTA VITTIMA – I cinque incidenti mortali hanno segnato la vigilia dei funerali di Rocco Marzo, il quinto operaio morto nel rogo dell’acciaieria ThyssenKrupp. Saranno celebrati mercoledì mattina alle 11 dal cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, nella parrochia di San Giovanni Maria Vianney nella zona di Mirafiori sud. «Era un papà di famiglia, un uomo generoso che è morto per cercare di salvare i suoi colleghi», ha detto oggi il cardinale nel consueto incontro di Natale con i giornalisti torinesi. «Quella della Thyssenkrupp – ha aggiunto – è stata una terribile sciagura, ma la tristezza nata da questa disgrazia e da altre analoghe non deve creare un clima di paura, l’impressione che tutto stia andando male».

18 dicembre 2007(ultima modifica: 19 dicembre 2007)