Assolombarda sotto assedio, botte tra operai e poliziotti

  • December 21, 2007 12:44 pm


Assolombarda sotto assedio
botte tra operai e poliziotti


(19 dicembre 2007)

Dall’Espresso

Sandro De Riccardis
Oriana Liso

I manifestanti: ci hanno picchiato. Il caso in Parlamento


Un quarto d´ora di tensione tra metalmeccanici e polizia davanti alla
sede di Assolombarda, dove alle 11 di ieri si sta concludendo la
manifestazione di Fim, Fiom e Uilm contro «il ruolo di retroguardia
degli imprenditori cittadini» nella trattativa per il rinnovo del
contratto. Da una parte i lavoratori che travolgono le transenne
sistemate a protezione della sede di via Pantano, e che si avvicinano
al palazzo; dall´altra gli agenti in assetto antisommossa che fanno
muro contro gli operai. Parte un fitto lancio di uova e bulloni,
metalmeccanici e poliziotti vengono a contatto, gli agenti – decisi a
non far avanzare il corteo verso il palazzo – agitano gli sfollagente e
colpiscono qualche manifestante che fa da ariete. Uno di questi, ferito
al volto, è Massimiliano Murgo, 31 anni, gruista alla Brollo di viale
Sarca (gruppo Marcegaglia), indagato – e per questo espulso dalla Fiom
– poi prosciolto nell´inchiesta del pm Ilda Boccassini sulle cosiddette
"nuove Br".
Alla
fine il bilancio è di un paio di contusi lievi tra i manifestanti,
alcuni con ferite al naso, ma anche di un paio di agenti che devono far
ricorso alle cure mediche. «Siamo stati colpiti dalle manganellate –
lamenta uno dei partecipanti al corteo – alcuni di noi si sono fatti
medicare in ambulanza». «Ci siamo trovati di fronte a una via Pantano
completamente chiusa – ricostruisce Luigi Deddei, della Fim –
prevedevamo che non ci avrebbero fatto arrivare davanti alle vetrate di
Assolombarda, ma non che avremmo trovato le transenne. Questo ha
scaldato gli animi. Altra cosa inusuale è stata un po´ troppa violenza
da parte delle forze dell´ordine. I manifestanti erano a mani nude, gli
agenti avevano i manganelli». Una ricostruzione condivisa anche da Fiom
e Uilm che esprimono «condanna» per il comportamento delle forze
dell´ordine. «Contrasteremo in ogni modo – assicurano i sindacati – il
tentativo di segnare questo rinnovo con problemi di ordine pubblico».
Diversa
la versione dei fatti della polizia: «Un gruppo di manifestanti è
arrivato con intenzioni bellicose. Hanno iniziato a tirare uova, per
poi superare le transenne e cercare il contatto fisico. Una transenna è
stata spaccata e lanciata contro una macchina in sosta in via Pantano,
mandando in frantumi il lunotto».
Il quarto d´ora di scontri finisce
in Parlamento con il capogruppo di Rifondazione Comunista al Senato,
Giovanni Russo Spena, che annuncia un´interrogazione al ministro
dell´Interno, Giuliano Amato. «I comportamenti delle forze dell´ordine
– chiede il senatore – siano improntati alla massima prudenza e
democrazia di fronte ai lavoratori in lotta per il loro contratto,
negato dal ruolo particolarmente arrogante degli imprenditori. Non
vorrei che l´emozione per gli omicidi degli operai di Torino fosse
durata lo spazio di un mattino. La democrazia arretra quando i
metalmeccanici vengono colpiti dalle manganellate della polizia», dice
Russo Spena.
Al di là degli scontri, i sindacati sottolineano che lo
sciopero ha registrato «una forte adesione nelle aziende
metalmeccaniche, con migliaia di lavoratori che hanno dato vita a un
corteo, vivace e combattivo». Ora chiedono che l´attenzione torni alla
vertenza. Tra i nodi da sciogliere «i tempi e le modalità di
stabilizzazione dei contratti a tempo determinato e interinale, la
percentuale di lavoratori atipici all´interno della stessa azienda». E
poi i salari, con l´offerta di aumento di cento euro da parte delle
aziende, giudicata insufficiente: Fim, Fiom e Uil chiedono 117 euro di
aumento salariale sui minimi tabellari senza alcun aumento dell´orario
di lavoro.