apologia della paralisi

  • December 16, 2008 6:41 pm

“Di fronte all’ evidenza della catastrofe

c’ è chi si indigna e chi ne prende atto,

chi denuncia e chi si organizza.

Noi siamo dalla parte di chi si organizza.”

 

Apologia della paralisi

Blocco del traffico blocco dei binari blocco della didattica blocco della routine blocco della normalità blocco dei flussi di merci blocco dei flussi di persone blocco della città blocco degli uffici blocco dei negozi blocco della noia blocco della rassegnazione blocco dell’apatia blocco della terrificante macchina sociale.

 

La normalità è disastrosa e disarmante, il regolare svolgersi degli eventi è la causa stessa di questo disastro. Il funzionamento indisturbato della Metropoli distrugge sul nascere ogni pulsione umana costringendo tutti ad una fuga permanente verso la propria vita, che pare essere ogni giorno più distante.

Come se sopravvivere e vivere siano sinonimi.

Ci vediamo togliere la terra sotto i piedi da un frenetico susseguirsi di leggi e dispositivi al di là dell’assurdo. Il nostro futuro si fa di giorno in giorno più nebbioso, fino a sparire come una specie di ectoplasma fantasmagorico.

Sembra quasi che il pensiero filosofico diffuso sia regredito ai tempi dei primi punks: “There’s no future!!!”. In tutto ciò quello che stupisce maggiormente non è il feroce concatenarsi di attacchi portati avanti da un Potere che sa di essere talmente in crisi da vedere nitidamente la fine davanti a sé; ma l’inerzia con cui i sudditi accettano ogni forma di sopruso e di angheria. Come dire, ci si abitua a tutto, anche all’assurdo.

La normalità, la routine, l’efficacia robotica sono le condizioni necessarie affinché i piani contro la vita e conto il futuro di tutti siano portati a termine. Il loro rovesciamento è al contempo la condizione necessaria dal quale partire per fare saltare questi piani. Questa riforma è l’ultimo di una seria infinita di questi piani.

Al normale andamento della macchina del Potere opponiamo la paralisi. Per incontrarci, per sviluppare un intelligenza e una forza collettiva, per organizzarci. Per riappropriarci del tempo e dello spazio che ci è stato espropriato dal denaro,dalle merci, dalle telecamere e dalla polizia.

QUESTO MONDO SOPRAVVIVE

GRAZIE AI FLUSSI

 

BLOCCHIAMO TUTTO!!!